Le emozioni, nelle loro diverse manifestazioni, possono essere e sono un potente strumento di conoscenza. Le emozioni parlano attraverso i corpi indicandoci cosa vediamo, ci mostrano come osserviamo e s-velano il nostro approccio al mondo. In un contesto educativo e familiare, il clima emotivo diventa fondamentale per il ben-stare, sia nelle classi che nella quotidianità. Proponiamo un’educazione emotiva e relazionale che si fonda sulla comprensione dei mondi altrui e propri, come opportunità di crescita e scoperta nelle relazioni. Quando ci apriamo ad altre persone, riconoscendo le differenze come parte integrante della vita, creiamo le condizioni per relazioni autentiche e più libere.

L’approccio empatico, per noi, è una chiave degli incontri: riconoscere e accettare ciò che le persone provano, senza giudizi, facilita la creazione di spazi in cui le persone possano esprimersi, anche attraverso i silenzi, con più agio. In questo modo i dialoghi, che si intrecciano nei laboratori, possono permettere alle persone di sentirsi ascoltate e comprese. Questa apertura reciproca è una ricerca continua che richiede di vedere le cose da più prospettive, ascoltando con attenzione. Si tratta di cedere per accogliere la differenza da me, e trovare un terreno comune in cui costruire insieme un incontro che arricchisce entrambe le parti.

In questo senso, le attività tendono a favorire uno sguardo aperto ed un’esplorazione continua verso ciò che ci circonda, valorizzando segnali che possono sfuggire all’attenzione, specialmente quando mettono in discussione le certezze personali. Le attività propongono la protezione e la cura come dimensioni relazionali che interagiscono con la propria forza interiore e resilienza. Ogni piccolo cambiamento nei contesti comunitari, ogni passo personale verso una maggiore comprensione, può innescare trasformazioni positive che coinvolgono gli interi gruppi, creando dinamiche di evoluzione per tutte le persone coinvolte nei processi formativi.