"L'educazione alla sessualità é stata definita dall'Organizzazione mondiale della Sanità "azione per favorire l'acquisizione di uno stato di benessere psicosessuale da parte di un individuo."

"L'educazione sessuale é individuata come fattore di riduzione del disagio adolescenziale in generale e dei comportamenti sessuali a rischio in particolare, contribuendo a quella "integrazione degli aspetti somatici, affettivi, intellettivi e sociali che l'essere sessuato realizza in modo da valorizzare la personalità, la comunicazione e l'amore."

Gli interventi di educazione sessuale quando riguardano gli adolescenti possono essere considerati uno strumento d’intervento tempestivo, nel tentativo di arginare un pericolo temuto e incombente come le gravidanze precoci o le malattie a trasmissione sessuale. In realtà con l’andare del tempo l’educazione alla sessualità ha acquisito un corpo teorico e metodologico sempre più orientato all’attività educativa.

Molti e diversi sono i modi di intendere l’educazione alla sessualità

L’esperienza di anni di lavoro, la riflessione e il rapporto quotidiano con i ragazzi e le ragazze, ci hanno portato a proporre incontri di riflessione e confronto dove la trasmissione di sapere è parte del processo, ma non esaurisce l’intervento: nelle classi si portano, infatti, parole, argomenti, esempi e modelli da confrontare, discutere, accettare o rifiutare attraverso un processo di comunicazione che permette di sperimentare il rispetto per l’altro o altra, oltre a far circolare conoscenze. Senza dimenticare, anzi, ponendo al centro la persona sessuata in relazione con sé e con il mondo. Si ascoltano, mettendo in luce i vari significati e i molti valori della sessualità, le voci dei ragazzi e ragazze, le loro storie, le loro parole attorno a questi temi e si lavora attorno a strumenti che permettano una elaborazione culturale e di presa di coscienza dei temi vitali e a volte oscuri della sessualità.