Sono nato nel 1965 a Milano e da allora, ci vivo. Fino a 14 anni pensavo di costruire il mio futuro nella tecnica o nell’elettronica.Mi piaceva costruire cose e mi affascinavano i computer. Poi, poco prima di scegliere l’indirizzo dei miei studi (nella mia scuola superiore la scelta era rinviata al 3° anno) ho pensato che la felicità non poteva stare dentro ad un monitor ed alimentarsi di solitudine.
Ho pensato che la felicità derivava dal rapporto con gli altri e ho scelto l’indirizzo “sociale”. Da li a diventare Psicologo la strada non è stata univoca (in mezzo due anni di filosofia) ma tutto sommato, coerente.
Nel 1993 mi trovavo già in “prima linea”, in progetti di prevenzione del disagio adolescenziale. Poi per 11 anni sempre in prevenzione, ma per conto delle Aziende Sanitarie Locali, nella tutela della salute, e per la promozione del benessere giovanile negli ambiti specifici della sessualità e dei comportamenti a rischio che la crescita negli adolescenti può comportare.
Dall’anno 2000 ho iniziato ad occuparmi del benessere dei bambini: dalla prevenzione dell’abuso sessuale alla tutela dei loro diritti. Del mio lavoro con i giovani e giovanissimi in crescita trovo stimolante la delicatezza che è necessario saper cogliere, proteggere e comunicare ai nostri interlocutori più fragili.
Penso che sia possibile parlare di tutto con tutti se sappiamo porre attenzione all’altro e rispettare, parola dopo parola, il loro pensiero e le loro emozioni.
