C’era un capo villaggio amato e rispettato da tutto il suo popolo. Egli aveva un pene molto bello e svettante e per questo era stato chiamato Grande Uccello. Un giorno una donna bianca bellissima, dai lunghi capelli neri, fu abbandonata sulla spiaggia dalle navi di passaggio. Quando grande Uccello la incontrò se ne innamorò perdutamente. Anche la donna bianca si innamorò di lui e grande Uccello decise che sarebbe divenuta la sua sposa. Il giorno delle nozze si avvicinava e i due promessi sposi si stavano preparando al grande evento. Il giorno del matrimonio grande Uccello si mise dei fiori su tutto il corpo e gli uomini del villaggio gli misero una piuma sul pene. A quella vista la donna bianca si mise a ridere e grande Uccello ci rimase così male che da quel giorno non riuscì più ad avere l’erezione. Si rivolse alla Donna Medicina della tribù, una vecchia saggia e guaritrice. La vecchia gli disse che così non andava bene e che loro dovevano assolutamente fare un bambino. Allora a Grande Uccello tornò il desiderio per la sua sposa ma era così forte che il pene gli crebbe a dismisura. In questo modo però il pene non ricucì ad entrare nella vagina della sposa, perché era troppo grosso. Grande Uccello sapeva che se non fosse riuscito a dare un figlio alla tribù la maledizione avrebbe colpito la sua gente. Tutte le notti provava ad avere un rapporto con la moglie ma quando vi si accingeva, ardente di desiderio, il pene si ingrossava sempre di più senza riuscire a fare niente. Più Grande Uccello desidera la sposa e più il pene si allungava, raggiungendo lunghezze enormi. Si rivolse di nuovo alla Donna Medicina che gli consigliò di andare alla ricerca dell’acqua. Insieme si incamminarono ala ricerca dell’acqua. Un giorno finalmente trovarono una distesa d’acqua e la donna si buttò dentro. Grande Uccello vide però che nell’acqua si nascondeva un coccodrillo che piano piano andava verso la donna. Allora Grande Uccello lanciò d’istinto il suo lungo pene contro il coccodrillo che glielo mangiò in un sol boccone. Grande Uccello svenne dal dolore. Tornati all’accampamento si recarono dalla Donna Medicina che prese le misure del corpo femminile e impastò con le mani un pene di argilla. Quando lo ebbe finito glielo attaccò. Grande Uccello guardò disperato il nuovo pene, molto più piccolo di quello di prima ma da quel giorno riuscì ad avere un rapporto con la moglie e a concepire il tanto desiderato figlio.

Tratto da I codici del piacere
André Brink, La prima vita di Adamastor, Instar Libri


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